Hugo Suter (Aarau 1943–2013 Aarau) si fece conoscere attorno agli anni '70 quale membro dell'«Ateliergemeinschaft Ziegelrain» di Aarau. Egli è considerato tutt'oggi uno dei più importanti rappresentanti dell'arte sperimentale in Svizzera.
La sua opera si contraddistingue per le sue costanti ricerche visive. Nella fotografia, nella grafica, nell'arte oggettiva e nella pittura su vetro egli tematizza la volatilità dello sguardo e la variabilità della vista. La serie di dipinti costituita da più parti «je meer ich see» mostra il morbido movimento dei riflessi d'acqua. La sovrapposizione di molti strati di colore acrilico produce diverse situazioni di luce. Attraverso un ulteriore strato sottile di Iriodin, una lacca industriale, ogni elemento ottiene un tocco perlescente: l'effetto del colore cambia a seconda del punto di osservazione.
Questi effimeri riflessi sono stati dipinti da Suter attorno al 2003 nel suo atelier in riva al lago di Hallwil. Grazie alla donazione di sua moglie Mariann Suter, la serie è entrata a far parte della collezione del Museo d'arte dei Grigioni.