Una mostra in ricordo di Eberhard W. Kornfeld (1923-2023)

Il Museo d'arte dei Grigioni dedica ad Alberto Giacometti una mostra che si concentra interamente sui suoi inizi e sul suo sviluppo artistico. L'esposizione intende illustrare su cosa si orientò il giovane artista nel suo sviluppo, come si staccò gradualmente dalla collaborazione inizialmente stretta con il padre Giovanni Giacometti, ma anche come l'artista disegnò e dipinse il suo ambiente personale: in famiglia, a Stampa, durante gli anni della scuola a Schiers e a Ginevra. Non da ultimo, in questo periodo iniziò anche un intenso confronto con opere della storia dell'arte. Alberto Giacometti divenne consapevole del suo ruolo quale artista. Ne sono testimonianza gli impressionanti autoritratti già a partire dal 1916, che dipinse a soli 15 anni. Lo si vede anche nei ritratti del giovane artista dipinti da Giovanni Giacometti. Già in gioventù Alberto Giacometti produsse le prime sculture, le quali mostravano il percorso che avrebbe intrapreso. La mostra inizia con opere dell'artista 12enne e arriva ai suoi primi anni a Parigi, quando Alberto Giacometti si occupò dei suoi mondi iconografici cubisti e realizzò le prime mostre.

Mentre finora le prime opere sono sempre state considerate in relazione allo sviluppo successivo di Alberto Giacometti evidenziandone il talento giovanile, questa mostra è la prima a concentrarsi interamente sui primi lavori e a sottolinearne la sorprendente portata e le varie sfaccettature.

L'esposizione viene curata da Stephan Kunz e Paul Müller. La mostra è nata in stretta collaborazione con il Kunsthaus di Zurigo e la Fondazione Giacometti. La mostra è accompagnata da un ampio catalogo di testi di Philippe Büttner, Casimiro di Crescenzo, Christian Klemm, Stephan Kunz e Paul Müller.

 

Foto: Alberto Giacometti vor dem Haus von Antonio und Evelina Giacometti in Rom, Juni 2021, Archiv: Familie Berthoud