Nel quadro del Premio Culturale Manor, Andriu Deplazes (*1993, Zurigo) ha realizzato la sua mostra personale più completa. Oltre ai suoi dipinti a olio, egli espone per la prima volta opere su carta. Questo importante premio viene conferito a un giovane artista che, quale attento osservatore degli avvenimenti, presenta un'opera costituita da dipinti e disegni molto particolare. 

Nell'ebbrezza dei colori psichedelici dei suoi dipinti a olio possiamo osservare persone deturpate e piante ingrossate. I corpi si rivelano degli involucri vuoti. I frutti deperiscono in boschi lussureggianti. Nei suoi dipinti l'artista con radici grigionesi delinea un mondo onirico tra apocalisse e giardino dell'Eden. Ispirandosi ai paesaggi imperscrutabili di Peter Doig o ai vegetali surrealistici di Max Ernst, i dipinti di Andriu Deplazes creano una rete di associazioni con questioni attuali. 

La sessualità o il terrorismo scaturiscono quali temi molto concreti in particolare dai disegni. Un motivo ricorrente è costituito dall'attentatrice suicida con burqa e cintura esplosiva. Deplazes la rappresenta come pronta all'uso della violenza e al contempo vulnerabile e porta alla luce una contraddizione esistenziale. L'artista mostra esseri androgini mentre danno sfogo alle proprie voglie senza pregiudizi e permette loro di perdervisi in modo assolutamente libero da convenzioni morali. Nonostante rappresentino motivi chiari, le opere si sottraggono a un'associazione a eventi reali. Concentrandosi sulla fragilità e la fugacità, i suoi lavori su carta liberano piuttosto le nostre immagini interne più profonde. Essi creano direttamente una realtà propria portante che va oltre il margine del disegno.

In occasione della mostra, la casa editrice Verlag für moderne Kunst pubblica un catalogo riccamente illustrato con contributi di Julie Enckell-Julliard, Damian Jurt e Stephan Kunz.